venerdì 16 febbraio 2018

Ricomincio da...3

Lo diceva il grandissimo Massimo Troisi: "tre cose mi sono riuscite nella vita, perché devo perdere anche queste, perché ricominciare da zero, ricomincio da tre!"
In realtà il mio "ricominciare" ha un senso profondamente diverso, ma il concetto è lo stesso, se devo ricominciare, almeno le basi servono, non dico che siano fondamentali, ma utili, quello sì!
Ed è così che questo inverno mi sono trovato ad iniziare una nuova avventura, un nuovo inizio appunto.
Ormai sono tanti anni che conosco i ragazzi del Triathlon Cesena, ancor prima che fondassero la loro squadra, e dopo avvicinamenti vari nel corso degli anni, più ipotetici che realistici, quest'anno abbiamo deciso insieme di provare a fare qualcosa di nuovo insieme, una sfida, sia per me, che per loro.


Ma come dicevo all'inizio, ci sono 3 cose che sono alla base di questa mia nuova avventura...La prima senz'altro è il gruppo del Triathlon Cesena, più amici che squadra, condividono fra loro la passione per questo sport, e basta stare un po' con loro e a chiunque verrebbe voglia di provare triathlon, trasudano una passione e un divertimento contagioso; dopo anni di "apprendistato", hanno deciso di provare a crescere, e di affacciarsi al mondo Elite, ed hanno deciso di affidarsi a me, cosa che mi riempie di orgoglio, ma anche di una sana pressione e stimolo. Mai nelle mia carriera ho avuto l'onere ma sopratutto l'onore di essere un tale punto di riferimento per una squadra, sono sempre stato uno che poteva fare bene, ma mai l'uomo di riferimento, sentivo il bisogno di esserlo e finalmente ne ho l'occasione, speriamo di essere all'altezza!!
La seconda sono sicuramente tutte le persone che mi sostengono in questo momento. Non nascondo che i momenti di "down" ci sono, quelli dove la paura di aver sbagliato tutto, di aver mollato un lavoro sicuro, per seguire questo sogno, prevalgono; ma per fortuna ci sono tante persone attorno a me che anche in questi momenti mi sostengono e mi danno le energie di cui ho bisogno.
Infine, la terza, non può essere altro che quello che il numero 3 ce l'ha stampato nel DNA, ovvero il triathlon stesso, ciò che sta alla base di tutto, la disciplina che amo e allo stesso tempo odio, nei momenti di fatica o quando tutto va storto, ma senza la quale, non sarei la persona che sono adesso.
Come la risposta di Lello Arena allo stesso Troisi: "chi parte, sa da cosa fugge, ma non sa che cosa cerca..", in questo anno sapevo bene da cosa stavo fuggendo, e piano piano mi sto facendo anche un'idea di quello che sto cercando. Io speriamo che me la cavo...

lunedì 6 novembre 2017

CECCA IS BACK!

Era da un bel po' che mancavo dai campi gara, e da questo blog ancora di più, ma ora finalmente sono tornato!
Esattamente la mia ultima gara prima di questa stagione risale a maggio 2015, al Challenge Rimini, sapevo sarebbe stata con molta probabilità la mia ultima gara in carriera, stavo già lavorando 8 ore al giorno da più di un mese, nonostante ciò volli fare la gara con i professionisti, ma non volevo fare una gara qualsiasi, volevo fare LA gara, chiusi la bici in seconda posizione, ma poi arrivò il conto, salato, volli finire per onore più che per convinzione, chiusi in 14^ posizione, e pensai davvero che quella sarebbe stata la mia ultima gara...
Uscita dall'acqua a Rimini 2015
Da quel giorno ne sono successe di cose, ho provato a continuare ad allenarmi nel tempo libero, all'alba, in pausa pranzo, la notte...poi un infortunio e la voglia di risalire in sella che svanì di colpo, ero stanco di tutti quei sacrifici e mi dedicai ad una vita "normale".
All'inizio, avere una vita "normale", senza sacrifici o con domeniche sempre impegnate, mi esaltava, mi chiedevo perchè non avessi smesso prima...ma più il tempo passava, più sentivo che mi mancava qualcosa, finchè riuscii a dare un nome e un cognome a questo malessere: mi mancava gareggiare!
Passarono mesi di riflessione, e alla fine decisi. A marzo 2017 mi licenziai, accettai un lavoro part-time e ripresi lentamente ad allenarmi. Trovai subito l'appoggio della mia storica squadra, la DDS, mi diedero senza troppe domande l'appoggio che mi serviva e una bici da crono, ai tempi d'oggi non è facile trovare persone disposte a darti fiducia in cambio di niente. All'inizio avevo dalla mia l'entusiasmo, ma dopo 2 anni di stop assoluto non bastava, è stata dura confrontarsi con quello che ero diventato, facevo continuamente paragoni con gli allenamenti di 2 anni prima, ci sono stati momenti di sconforto ma finalmente è arrivata la prima gara in programma per questa stagione: triathlon olimpico NO DRAFT del lago Brasimone, ostentavo sicurezza, ma me la facevo letteralmente sotto. Partenza in seconda batteria (non avevo più rank ovviamente), tutta la gara senza riferimenti, ad inseguire avversari e sensazioni che non riuscivo a trovare. Vedo il traguardo, non riesco a capire il piazzamento, cerco di ascoltare lo speaker...non sono sicuro...ho vinto?! sicuro?!? YEEEEEEEEE!!!! Secondo al traguardo, ma primo assoluto perchè partito in seconda batteria!
Podio a Brasimone
E' stata un'iniezione di fiducia, il lavoro svolto stava andando nella direzione giusta, visti i parziali ero anni luce dalla condizione migliore, ma da qualche parte bisogna pur cominciare!
Riprendo ad allenarmi con una fiducia e una consapevolezza ritrovata, il prossimo appuntamento sarebbe stato il 70.3 di Mergozzo, ora si faceva sul serio.
A questo punto devo ammettere di essere arrivato a questo appuntamento troppo sicuro di me, pensavo che avrei tranquillamente domato gara e distanza, ma come sempre, ma quando uno è troppo sicuro, arrivano le batoste. In bici parto forte, troppo, e ovviamente mi cuocio, Cigana e Jaberg mi passano al doppio; mi vorrei fermare, ma voglio chiudere la gara. Cigana si deve fermare per problemi ad un piede, chiudo in seconda posizione, ad una vita da Jaberg, ma non posso essere contento della mia gara, anzi!
Devo cambiare registro, assolutamente, e cerco di cambiare qualche piccolo dettaglio nella mia preparazione. L'appuntamento successivo sarebbe stato il 70.3 dell'Elbaman, ma tutti sapete com'è andata a finire, gara annullata per nubifragio; viro sui campionati italiani a squadre a crono dove chiudiamo in 10^ posizione grazie ai mie compagni Andrea "Zazza" Salzarulo e Alessandro "Bera" Beranger.
Il nostro terzetto alla coppa crono
Finalmente si arriva all'appuntamento clou della mia stagione, il Forte Village Challenge, il mio ritorno nel mondo PROF. Avevo grandi aspettativa lo ammetto, ma ogni giorno che passava la starting list si riempiva di "fenomeni". Livello veramente assurdo per una gara di fine stagione come questa, ma ormai siamo in ballo, quindi balliamo!
Nuoto facile, nelle prime posizioni, almeno quello, in bici mi obbligo a stare calmo, a gestirmi, ma il mio intento va in porto a metà; il vento oltre i 50 km/h prevede anche molta intelligenza e tattica, qualità in cui già non eccello di mio, figuriamoci contro avversari del calibro di quelli trovati in Sardegna. Qualche piccola ingenuità mi costringe a consumare troppe energie, mi ritrovo al 45 km in terza posizione, a 30" dalla testa, ma con gambe non "all'altezza" per usare un eufemismo. Limito i danni, entro in T2 in 9^ posizione a circa 4' dalla testa, cerco di portare a casa la gara nel miglior modo possibile, gli ultimi 5 km della corsa sono un calvario, arrivo 13°, terzo italiano, e comunque una posizione meglio di Dreitz, fresco vincitore dell'IM Cervia, poteva andare peggio, ma anche un pochino meglio, avrei potuto fare sicuramente un risultato nella top 10, onestamente non molto di più, dopo 2 anni di stop sono ancora maledettamente in ritardo rispetto al livello a cui ambisco, c'è da lavorare, tanto, e altrettanto da imparare, ma nonostante ciò una consapevolezza cresce in me, CECCA IS BACK!!!!!!!